“È la mia scorta per il lockdown”, ma le telefonate dei clienti arrivano anche durante l’arresto: condannato
“Era la mia scorta per il lockdown”, ma le continue telefonate anche quando si trovava in caserma perché arrestato non depongono per la tesi del consumo personale. Così la Corte d’appello, riformando la sentenza di assoluzione in primo grado, ha condannato l’uomo a 6 mesi di reclusione e 1.200…